Dati dell'intervistato

Cognome
Pestalozza
Nome
Luigi
Data di Nascita
20 Febbraio 1928
Luogo di Nascita
Milano
Nazionalità
italiana
Professione
musicologo
Note biografiche
Luigi Pestalozza nasce a Milano nel 1928 in una famiglia borghese dai forti sentimenti antifascisti. Nel 1944 entra nelle fina della Resistenza partigiana. Nel dopoguerra diventa un noto musicologo e scrive alcuni testi sulla sua esperienza partigiana. Muore nel 2017 ed il suo nome viene iscritto nel Pantheon del Cimitero Monumentale di Milano.
Note
Testimonianza registrata il 16 maggio 2003 in occasione di un convegno storico sul 28 giugno 1944.

Dati tecnici dell'intervista integrale

Durata
57:53
Colore
si
Sonoro
si
Lingua
italiano
Progetto
Seconda Guerra mondiale e resistenza trentina
Luogo
Arco

Contenuti dell'intervista

Soggetti
Seconda Guerra Mondiale,  Resistenza,  Antifascismo, 
Abstract
Luigi Pestalozza, in occasione di un convegno svoltosi presso la biblioteca di Arco, ricorda la propria esperienza nella Resistenza cominciata all'età di 16 anni. Il racconto è anche un'analisi approfondita e acuta delle dinamiche del fascismo, dell'antifascismo, del consenso e della ribellione. L'intellettuale ragiona sui principi della giustizia e della responsabilità personale, sul ruolo dei partiti, sull'eredità dell'antifascismo in Italia e sull'attualità del Paese.
Note
Selezione minuti: 08:08 - 09:07

Scaletta tematica

00:00 Inizio dell'intervento: analisi del meccanismo su cui è basto il Fascismo nei suoi primi anni. La situazione dell'Italia meridionale e la guerra di Abissinia.
04:33 Ricordo del cugino Nando Giolli poeta e partigiano
05:23 Episodio relativo alla scuola pubblica fascista.
06:56 Riflessione dell'articolo 11 della Costituzione. Differenza fra il ripudio della guerra e la difesa della pace. Lotta partigiana come guerra degli uomini per i propri diritti fondamentali.
09:22 Ricordo del compagno partigiano Luciano Bolis.
10:10 La resistenza come fatto presente: richiamo dell'attacco di Berlusconi alla Costituzione italiana (accusata di bolscevismo). L'importanza della comunicazione già compresa dal Fascismo negli anni Venti.
15:10 L'ingresso nella resistenza a 16 anni (1944). Ricorda la partecipazione di molti giovani sotto i 18 anni (già maturati da quattro anni di guerra e dai tanti lutti) provenienti da famiglie antifasciste (sia borghesi che operaie).
19:45 Antifascismo come incontro inedito fra la borghesia democratica e i lavoratori.
22:33 L'intervento del Fascismo a Milano a livello urbanistico.
24:58 Lettura e commento degli articoli 3 e 49 della Costituzione: sul diritto al lavoro e all'associazione.
27:00 I due pilastri della Costituzione che provengono dall'esperienza della Resistenza: il superamento delle divisioni fra le classi sociali e la scoperta del ruolo della donna.
38:22 La ribellione a Milano nel febbraio 1945 a sostegno dei partigiani greci attaccati dall'esercito inglese. L'insofferenza nei confronti dell'europeismo colonialista.
40:45 Gli scioperi del marzo 1944: Milano, Genova e Torino. Un momento di grande unità fra i cittadini di Milano (ricorda come tutti si rifiutassero di salire sugli autobus guidati dai fascisti in sostituzione degli autisti in sciopero).
46:00 L'atteggiamento attuale nei confronti dell'antifascismo.
47:10 Ricordo della figura di Ferruccio Parri.
50:33 Il ruolo nella Resistenza della borghesia democratica e della classe operaia, due gruppi fino a quel momento tenuti ai margini della storia del Paese.
52:00 Ricordo di Giuseppe Di Vittorio e della sua nuova idea di un Piano del lavoro (nei primi anni '50) per il Mezzogiorno.
53:45 Un momento di grande fermento culturale per il Sud Italia. Nell'ottobre del 1963 a Palermo in contemporanea le Settimane Internazionali Nuova Musica e il primo incontro ufficiale del movimento di avanguardia Gruppo 63.
55:25 Ultime considerazioni sui giovani che hanno partecipato alla stagione formidabile dell'antifascismo e sull'importanza di una vita guidata dal pensiero libero.