Dati dell'intervistato

Cognome
Ferro
Nome
Giovanni
Data di Nascita
9 Novembre 1911
Luogo di Nascita
Bergamo
Nazionalità
italiana
Professione
scrittore
Note biografiche
Giovanni Ferro nasce a Fratta Polesine (Rovigo) nel 1911. Di famiglia socialista si dedica alla lotta antifascista fin da ragazzino. Nel corso degli anni Trenta subisce tre volte il confino (Lipari, Ponza e Ventotene). Nel 1940 è costretto a rifugiarsi in Svizzera, al rientro (1945) fa parte del CLN della Lombardia. Nel dopoguerra si stabilisce a Milano, lavora come giornalista e pubblica numerosi libri di argomento storico e politico.
Note
Intervista realizzata il 12 agosto 2004.

Dati tecnici dell'intervista integrale

Durata
1:07:51
Colore
si
Sonoro
si
Lingua
italiano
Progetto
Seconda Guerra mondiale e resistenza trentina
Luogo
Levico Terme

Contenuti dell'intervista

Soggetti
Seconda Guerra Mondiale,  Antifascismo, 
Abstract
Giovanni Ferro nasce a Fratta Polesine nel 1911 in una famiglia di tendenze socialiste, fortemente politicizzata. La sua infanzia si svolge avendo come punti di riferimento la figura di Giacomo Matteotti (suo compaesano assassinato dai fascisti nel 1924) e una netta opposizione al fascismo. Giovanni assume incarichi nel movimento antifascista fin da giovane e subisce il primo arresto nel 1930. Durante il confino a Lipari (cinque anni) conosce Ferruccio Parri con il quale, dopo avere scontato la sua pena, organizzerà il movimento antifascista a Milano. L'attività milanese gli procura, nel 1936, un altro arresto e il condanna a quattro anni di confino a Ventotene. Dopo un anno riesce a farsi trasferire sulla terraferma e grazie alla collaborazione, alla stima e al sostegno della popolazione locale organizza il movimento antifascista anche in Calabria. Nel 1940 è di nuovo a Milano ma deve scappare in Svizzera dove conosce Luigi Einaudi. Tornerà in Italia nel 1945 e farà parte del CLN.
Note
Selezione minuti: 00:00 - 01:27

Scaletta tematica

00:00 Presentazione e ricordo della figura di Matteotti ammirato da tutta la famiglia. Racconto del suo arresto e assassinio.
03:43 Primi incarichi di Giovanni nel movimento antifascista clandestino: la circolazione del giornale del movimento Giustizia e Libertà fatto arrivare dall'estero.
06:06 Il primo arresto (1930) e la condanna a cinque anni di confino sull'isola di Lipari.
09:00 L'incontro a Lipari (1932) con Ferruccio Parri (in seguito comandante dei partigiani) che diventerà la sua guida negli anni seguenti.
10:14 Il rilascio (1933/34) per assolvere gli obblighi di leva, la persecuzione politica. Il trasferimento a Milano dove ritrova Parri.
11:01 L'organizzazione del movimento antifascista a Milano con Parri, il secondo arresto e il la condanna ad altri quattro anni di confino (a Ventotene).
11:55 I contatti con la famiglia dal confino (lettere scritte con l'inchiostro simpatico). Nel 1937 viene a sapere degli arresti dei compagni. Il trasferimento sulla terraferma, la stima da parte della popolazione e l'organizzazione del movimento antifascista in Calabria.
14:05 Il ricordo della collaborazione con un contadino che possedeva aveva una macchina da scrivere con cui producevano i volantini. Sostegno da parte della società calabrese, molto ricettiva anche perché “dimenticata” dal Regime.
15:03 Il ritorno a Milano (1940) e la ripresa dell'attività antifascista assieme a Parri.
16:35 La fuga in Svizzera e il ricordo di Luigi Einaudi frequentato a Basilea.
17:22 Il rientro in Italia (1945) e la nomina a vicepresidente del CLN della Lombardia. Il ritiro dalla vita politica.
18:30 Ricordo dei nonni: uno fu garibaldino mentre l'altro partecipò ai moti contadini. L'impegno politico come tradizione famigliare.
19:58 La forte presenza del socialismo nel Polesine e il sostegno della comunità a chi subiva condanne per attività antifasciste.
21:25 Il senso di rifiuto anche “estetico” per il Fascismo.
22:15 La vita quotidiana al confino: la colonia di Lipari, i sorveglianti squadristi, il rispetto da parte della popolazione dell'isola, lo studio e il sostegno della famiglia.
26:20 I rapporti con i comunisti non stalinisti. Diverse correnti all'interno del comunismo italiano. Il dibattito teorico all'interno dell'antifascismo e l'unità nella lotta.
30:20 L'antifascismo a Milano: principi e modalità.
32:47 Altri racconti del confino e del servizio militare. I principi del sistema cospirativo.
34:05 La stampa clandestina e la sua diffusione anche fuori da Milano.
36:35 Dinamiche all'interno del movimento comunista.
37:50 Il rapporto con Parri, il suo ruolo nell'educazione politica di Giovanni.
41:00 Considerazioni sull'attualità e su principi quali umanità, dignità e impegno. Riflessioni sulle questioni morali connesse all'impegno politico. Il dramma personale e le contraddizioni legate alle scelte “eroiche”.
48:25 Le ricadute sulle famiglie degli antifascisti. La condizione della madre di Giovanni nel periodo del confino.
50:30 Confronto fra la società italiana e quelle di Francia e Svizzera, percepite come maggiormente rispettose della dignità degli esseri umani.
52:15 Considerazioni sull'importanza dell'impegno e del saper fare scelte di giustizia.
55:00 Ricordi dello squadrismo nel Polesine e delle battaglie tra il 1922 e il 1925.
58:30 Riflessioni sull'etica e sulla differenza fra istruzione ed educazione.
1:03:50 Il ricordo della figura di Matteotti e dei visitatori che tutta Italia venivano a rendere omaggio alla sua tomba a Fratta Polesine (sotto il controllo della polizia in borghese).