Dati dell'intervistato

Cognome
Manfredi
Nome
Ferdinando
Data di Nascita
31 Ottobre 1914
Luogo di Nascita
Borgo sacco (Rovereto)
Nazionalità
italiana
Professione
Musicista
Note biografiche
Ferdinando nasce a Borgo Sacco nel 1914. Durante la prima guerra mondiale è profugo con la famiglia in Boemia. Combatte nella seconda guerra mondiale in fanteria. Nel secondo dopoguerra frequenta il conservatorio.
Note
Intervista realizzata l'8 novembre 2004.

Dati tecnici dell'intervista integrale

Durata
01:47:13
Colore
si
Sonoro
si
Lingua
italiano e dialetto trentino
Progetto
Seconda Guerra mondiale e resistenza trentina
Luogo
Lizzana (Rovereto)

Contenuti dell'intervista

Soggetti
Seconda Guerra Mondiale,  Fascismo,  Fronte dei Balcani (II GM),  profughi, I guerra mondiale, 
Abstract
Ferdinando Manfredi nasce a Borgo Sacco di Rovereto nel 1914. Trascorre la prima infanzia come profugo in Boemia con la madre, la nonna e i tre fratelli. La madre viene destinata a Tabor per lavorare nella locale manifattura tabacchi. Il padre di Ferdinando è sul fronte orientale e viene fatto prigioniero dai Russi. Del primo dopoguerra Ferdinando ricorda il ritorno a Borgo Sacco, la scuola, i primi lavoretti, la figura del compositore Riccardo Zandonai, la frequentazione del coro della parrocchia, le fasi della fascistizzazione della società fra le due guerre. Partecipa alla seconda guerra mondiale come fante in Albania e in Grecia e viene fatto prigioniero dai Tedeschi e poi dai partigiani jugoslavi. Dopo la guerra frequenta il conservatorio. La sua testimonianza è molto ricca di aneddoti legati alla storia del quartiere di Borgo Sacco.
Bibliografia
F. Manfredi, Da Sacco a Sacco: 1939,40, 41, 42, 43, 44, 1945", Rovereto, Museo Storico italiano della Guerra, 2001.
Note
selezione minuti 1:12:54 – 1:13:55

Scaletta tematica

00:00 - ricordi dell'infanzia in Boemia (Tabor), profugo con la madre, la nonna e i tre fratelli
04:50 - il ritorno a Borgo Sacco: i soldati, le fortificazioni, i danni subiti dalla chiesa
09:45 - la vita e il lavoro della madre in Boemia; la condizione di prigioniero del padre (Russia)
12:22 - il rientro del padre dalla Russia
13:15 - i racconti del padre sulla guerra e sulla prigionia; ricordo dello zio morto sul fronte italiano e di altri parenti
18:20 - i ritorni dei prigionieri dalla Russia e il coraggio della nonna nel periodo boemo
21:43 - ancora episodi di vita a Tabor e il ruolo dei preti
23:15 - la scuola nel primo dopoguerra: crescita demografica, il maestro bersagliere, i compagni
28:28 - la scuola fascista: severità, punizioni corporali, i libri di testo, il ruolo della Chiesa
38:18 - Riccardo Zandonai (1883-1944) a Borgo Sacco e il coro parrocchiale
46:13 - gli studi di Ferdinando al conservatorio e la figura del maestro Renato Dionisi (1910-2000)
49:00 - ricordi legati alla famiglia dei Conti Bossi Fedrigotti
49:42 - il fallimento della Cassa Rurale (1929)
53:30 - il servizio di leva e il ricordo del fratello “fascistone” che si unì alle Brigate Nere
56:31 - la creazione dell'Opera nazionale Balilla e la soppressione dei gruppi scout
1:00:00 - il sabato fascista, il lavoro per il Sait, fascistizzazione e obbligo di iscrizione al Fascio
1:07:37 - seconda guerra mondiale: Albania e Grecia
1:10:47 - i ricordi dell'armistizio (8.09.1943): la prigionia a Salonicco, il lavoro, la scarsità di cibo
1:19:25 - ultime fasi della guerra, la ritirata dei Tedeschi
1:20:36 - la cattura da parte dei partigiani jugoslavi e la prigionia
1:27:10 - l'odio dei civili jugoslavi; il viaggio a Lubiana del 2003; testimonianza della liberazione di Trieste
1:34:46 - considerazioni sui rapporti fra italiani, tedeschi e jugoslavi; un episodio di rastrellamento e una fucilazione
1:42:40 - il definitivo ritorno a casa con mezzi di fortuna, 400 Lire e un fisico consumato (37 kg)