Dati dell'intervistato

Cognome
Marcozzi Keller
Nome
Anna Maria
Data di Nascita
14 Giugno 1934
Luogo di Nascita
Pola
Nazionalità
italiana
Note biografiche
Anna Maria nasce a Pola. Il padre è abruzzese ed è un funzionario della manifattura tabacchi. Nel 1947 la famiglia si trasferisce a Rovereto dove Anna Maria risiede tutt'ora con il marito originario della valle di Non. E' stata per anni Presidente del Comitato provinciale dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia.
Note
L'intervista è stata realizzata il 6 maggio 2003

Dati tecnici dell'intervista integrale

Durata
00:40:44
Colore
si
Sonoro
si
Lingua
italiano
Progetto
Esuli istriani, fiumani e dalmati
Luogo
Trento

Contenuti dell'intervista

Soggetti
Seconda Guerra Mondiale,  Fascismo,  Esodo istriano, giuliano e dalmata, 
Abstract
Anna Maria nasce a Pola nel 1934, il padre è un funzionario della manifattura tabacchi abruzzese. Durante la II guerra mondiale la famiglia trascorre un periodo a Rovereto presso una zia e poi si sposta in Abruzzo. Con l'armistizio dell'8 settembre e l'avanzata dell'esercito americano nell'Italia meridionale decidono di tornare in Istria. Anna Maria ha un bel ricordo del periodo trascorso da sfollati a Lisignano, le scuole erano chiuse e i bambini trascorrevano le giornate giocando all'aperto. Alla fine della guerra l'Istria viene occupata dall'esercito jugoslavo. Tra l'aprile e il giugno del 1945 sono molti i casi di violenze e uccisioni ai danni degli Italiani e Anna Maria, che ha già dieci anni, se ne rende conto e ne ha dei ricordi molto chiari. Quando nel febbraio del 1947 la città di Pola viene definitivamente annessa alla Jugoslavia gli Alleati organizzano la partenza degli Italiani dalla città. La famiglia di Anna Maria sceglie come destinazione Rovereto. Anna Maria ha un pessimo ricordo del trasferimento a Rovereto, la città era provata dalla guerra e non c'erano alloggi per gli esuli. La sistemazione nelle caserme risultava mortificante per una famiglia benestante come la sua e il padre si dovette accontentare di un posto di lavoro alla manifattura tabacchi meno prestigioso di quello che aveva a Pola. Anna Maria ricorda la freddezza dei trentini e le accuse di essere fascisti, accuse con cui tutt'oggi gli esuli istriani si trovano a dover fare i conti. In chiusura Anna Maria commenta le responsabilità del fascismo nell'aver creato le premesse alle violenze del dopoguerra.
Note
La referente del progetto è Elena Tonezzer

Scaletta tematica

Ricordi dell'infanzia durante il fascismo e della guerra fino al 1943 – 00:07
L'8 settembre, “il ribalton”, sfollati a Lisignano – 03:04
Primavera 1945: i 40 giorni di occupazione jugoslava, le violenze – 04:45
La sistemazione a Lisignano assieme ai contadini croati espropriati – 07:17
L'accordo tra il governo inglese e Tito; il passaggio di Pola alla Jugoslavia; la partenza degli Italiani – 09:44
L'arrivo a Rovereto, la sistemazione nelle caserme, la freddezza dei trentini – 12:49
Il lavoro del padre alla manifattura tabacchi – 17:03
Diversità fra i ricordi di Anna Maria (molto drammatici) e quelli dei fratelli più piccoli – 17:40
La scuola a Rovereto, l'accusa di essere fascisti – 21:31
Il viaggio da Pola a Rovereto, in motonave e in treno; il bel ricordo del capostazione – 23:48
La freddezza dei roveretani, le accuse di sottrarre risorse, la città impoverita dalla guerra – 26:45
L'incarico di Anna Maria come vicepresidente del Comitato provinciale per gli esuli – 29:32
L'impossibilità di far capire il loro trascorso degli esuli a chi non ha vissuto le stesse esperienze – 30:17
Antagonismo tra popolazione italiana e slava in Istria durante il ventennio fascista – 33:21
Interventi di snazionalizzazione del fascismo a danno degli slavi, l'imposizione dell'italiano – 34:23
La vendetta con gli interessi degli slavi dopo il 1945 – 36:32
La paura, ancora oggi, durante le visite in Istria – 39:00