Dati dell'intervistato

Cognome
Giacomelli
Nome
Edmondo
Data di Nascita
28 Giugno 1916
Luogo di Nascita
Pola
Nazionalità
italiana
Professione
Maestro
Note biografiche
Nato a Pola da padre trentino e madre istriana, Edmondo frequenta l'istituto magistrale. Partecipa alla Seconda guerra mondiale in un reparto di collegamento. Nel 1943 rimane ferito ad un occhio. Nel 1944 si trasferisce in Trentino assieme alla moglie ed entrambi diventano insegnanti. Edmondo insegna a Brentonico, a Mori e poi a Barco dove si stabilisce definitivamente.
Note
L'intervista è stata realizzata il 27 gennaio 2005

Dati tecnici dell'intervista integrale

Durata
01:20:51
Colore
si
Sonoro
si
Lingua
italiano
Progetto
Esuli istriani, fiumani e dalmati
Luogo
Rovereto

Contenuti dell'intervista

Soggetti
Seconda Guerra Mondiale,  Fascismo,  Esodo istriano, giuliano e dalmata,  Foibe,  Istria, 
Abstract
Edmondo nasce a Pola nel 1916. Il padre era della Valsugana, come militare dell'esercito austroungarico si trovava di stanza in Istria dove conobbe la prima moglie e si stabilì. Edmondo vorrebbe entrare in aviazione ma, non essendo stato ammesso alla scuola a Roma, si iscrive all'istituto magistrale dove conosce la futura moglie Fanny. Partecipa alla seconda guerra mondiale sul litorale adriatico, si trova in un reparto di collegamento e comunicazioni, non partecipa in prima persona ai combattimenti ma è testimone di tutta l'atrocità di cui gli uomini in guerra sono capaci. Nel 1943 viene ferito ad un occhio, l'8 settembre si trova quindi in congedo per malattia a casa sua a Pola quando tutto il suo reparto viene deportato in un campo di prigionia in Germania. Una volta guarito, per cercare di allontanarsi dalle pressioni dell'esercito tedesco che gli chiedeva di collaborare, lui e la moglie si trasferiscono a Barco, il paese di origine del padre di Edmondo. Non possiedono nulla e devono vivere in semi clandestinità perché Edmondo sarebbe ancora in servizio per l'esercito. Nel dopoguerra Edmondo e la moglie diventano insegnanti e si integrano molto bene nelle comunità trentine, prima a Brentonico, a Mori e poi di nuovo a Barco di Levico; si sentono completamente accettati e non soffrono alcuna discriminazione in quanto esuli. Edmondo e Fanny conservano dei ricordi molto dolci e sereni della loro giovinezza in Istria durante il fascismo. I ricordi dolorosi sono invece quelli legati alla guerra e alla sparizione nelle foibe di loro amici e conoscenti.
Note
La referente del progetto è Elena Tonezzer

Scaletta tematica

Lettura di un brano dalle proprie memorie – 00:00:00
Il padre trentino agente di pubblica sicurezza a Pola – 00:02:28
Il percorso scolastico, il lavoro di maestro, la morte prematura della madre – 00:04:55
Il servizio militare e la guerra con ruoli di collegamento e comunicazioni – 00:06:12
La ferita all'occhio; l'8 settembre; la richiesta di collaborare con i Tedeschi – 00:11:05
Trasferimento a Barco (paese di origine del padre) per allontanarsi dai Tedeschi – 00:14:06
Episodio del comandante austriaco di Levico che salvò 60 persone da una fucilazione sommaria - 00:16:03
La fuga del padre da Trieste a piedi alla fine della guerra – 00:17:59
La sparizione di conoscenti nell'immediato dopoguerra; il processo di apertura delle foibe – 00:20:13
Violenze tra serbi e croati durante la II guerra mondiale – 00:21:25
Carattere sanguinario dei popoli balcanici; violenze e spietatezza di Ustaša, Četnici e Tedeschi – 00:22:49
Racconto dell'incontro a scuola con la futura moglie – 00:33:00
Lettura della poesia d'amore per la moglie – 00:37:00
Ricordo dell'Istria della loro gioventù, di cultura italiana più che slava – 00:41:10
Il desiderio di entrare in aviazione; il lavoro di maestro in Trentino – 00:44:00
Il primo arrivo in Trentino nel 1944 e le fasi di inserimento della comunità – 00:53:36
La cattedra a Brentonico e la nascita del figlio – 01:00:23
L'integrazione positiva nelle comunità trentine – 01:05:29
La visita in Istria nel 1995 quando trovano quasi tutto cambiato – 01:08:01
Il ricordo di un vecchio compagno d'armi che faceva il doppio gioco – 01:10:10
Ricordi di gioventù, le organizzazioni giovanili fasciste, le parate – 01:11:50
Alcuni bei ricordi della vita durante il fascismo – 01:16:50
Ricordi di infanzia: la pesca e il canottaggio – 01:18:00