Dati dell'intervistato

Cognome
Poli
Nome
Giulio
Data di Nascita
17 Novembre 1925
Nazionalità
italiana
Note biografiche
Giulio Poli durante la Seconda guerra mondiale studia al liceo di Riva del Garda. Partecipa al movimento antifascista rivano.
Note
Intervista realizzata il 16 maggio 2003 in occasione di una conferenza presso la biblioteca Emmert di Arco

Dati tecnici dell'intervista integrale

Durata
11:22
Colore
si
Sonoro
si
Lingua
italiano
Progetto
Seconda Guerra mondiale e resistenza trentina
Luogo
Arco

Contenuti dell'intervista

Soggetti
Seconda Guerra Mondiale,  Antifascismo, 
Abstract
Giulio Poli testimonia del movimento antifascista che operò durante la Seconda Guerra mondiale nella zona di Riva del Garda. Ricorda il periodo del liceo e contrappone le figure dei presidi fascisti a quelle di alcuni professori antifascisti che cercavano in ogni modo di trasmettere i valori della libertà agli studenti. Giulio Poli racconta alcuni ricordi legati al partigiano Gastone Franchetti (Fieramosca) e al professor Guido Gori (altro punto di riferimento dell'antifascismo rivano). Espone inoltre i suoi ricordi dell'eccidio compiuto dalle SS il 28 giugno 1944.
Note
Selezione minuti: 03:50 – 04:27

Scaletta tematica

00:00 [discorso pubblico] ricordo negativo del preside del liceo di Riva del Garda Marzari Chiesa, un fascista che governava la scuola con l'intimidazione e che è ritenuto il responsabile dell'uccisione del prof. Gori punto di riferimento del gruppo degli studenti antifascisti
02:16 [trasferimento all'esterno]
02:24 le figure positive di alcuni professori antifascisti: Gori, Leonardi, Defant, Brighenti. Colore che cercarono sempre di trasmettere il valore della libertà di pensiero
03:50 i due presidi, Roberti e Marzari Chiesa, fascisti e aggressivi
05:19 opinione sul partigiano rivano Gastone Franchetti, molto coraggioso ma troppo ingenuo e spavaldo
06:06 la formazione antifascista a scuola e in famiglia
06:30 l'arresto e dell'uccisione del padre del partigiano Renato Ballardini
07:43 il movimento Figli della Montagna, e la maturazione dell'impronta antifascista
09:15 il ricordo dell'eccidio del 28 giugno 1944. Il clima di terrore e sospetto, la paura di esprimere anche il minimo dissenso
10:21 l'arrivo degli operai Fiat dal Piemonte che porta nuova linfa all'antifascismo rivano