Quanti giovani trentini presero parte alla seconda guerra mondiale? Dove combatterono e quale fu la loro esperienza bellica? Quale parte ebbero nella tragedia? Il progetto ha lo scopo di stabilire non solo la partecipazione «numerica» dei soldati trentini al secondo conflitto mondiale, ma anche quello di rilevarne la provenienza sociale e l’origine geografica.
Attraverso l’analisi dei Fogli matricolari delle classi di leva conservate presso l’Archivio di Stato di Trento, la ricerca si suddivide in due ambiti. Per ogni soldato si avrà una breve scheda biografica personale, seguita da una più approfondita sull’esperienza propriamente militare e bellica. A livello nazionale, le classi di leva maggiormente interessate dalla chiamata alle armi del giugno 1940 furono quelle comprese tra il 1915 e il 1923. Per il Trentino, tuttavia, tra il 1943 e il 1945, gli occupanti tedeschi inviarono la cartolina precetto anche ai coscritti delle classi 1924, 1925 e 1926.
Il progetto si propone di dare un nome a tutti i trentini che vissero il conflitto sui fronti più distanti e con le divise più diverse: ai soldati combattenti nel conflitto 1940-1943, a quelli fatti prigionieri dagli angloamericani, ma anche dai sovietici, dai greci e dai francesi, agli internati dei tedeschi dopo il 1943, a coloro che rimasero sbandati per tutta la durata restante del conflitto, ma anche a coloro che aderirono alla Resistenza, all’esercito del Sud o alla RSI. L’obiettivo è quello di giungere ad una valutazione più precisa possibile sui «costi umani» del conflitto. Si tratta di un’indagine globale che ha l’ambizione d’individuare il numero dei malati, dei feriti e dei soldati deceduti per «cause di servizio», cifre che purtroppo non vanno limitate al solo momento bellico, ma aggiornate da coloro che persero la vita in conseguenza dei traumi fisici e psicologici indotti dalla guerra.
Il lavoro di raccolta di dati e di informazioni, che avrà una durata pluriennale ed è in continuo aggiornamento, ha l’ambizione di allargare il campo d’indagine sino ad abbracciare anche quei militari che, in precedenza, avevano partecipato al conflitto etiopico (1935-1936) e alla guerra civile spagnola (1936-1939). Contemporaneamente, l’obiettivo della Fondazione Museo storico del Trentino sarà quello di coinvolgere nel progetto le Associazioni combattentistiche e d’arma dislocate sull’intero territorio provinciale e singoli cittadini interessati affinché diventino promotori essi stessi della raccolta di documenti, fotografie, lettere dal fronte, diari di guerra che giungano ad implementare le fonti a disposizione.
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