Dati dell'intervistato

Cognome
Fabbrini
Nome
Sergio
Data di Nascita
21 Febbraio 1949
Luogo di Nascita
Pesaro
Nazionalità
Italiana
Professione
professore universitario
Note biografiche
Studente all'Istituto superiore di scienze sociali dal 1969, Sergio Fabbrini è stato rappresentante della componente studentesca nel Consiglio di amministrazione dell'Istituto dal 1971 sino alla laurea nel 1973. Ha militato nel movimento politico Lotta continua. Titolare di numerosi incarichi di docenza in diverse università straniere, è stato docente di Scienza politica e Relazioni internazionali presso l'Università di Trento, ove ha diretto la Scuola di studi internazionali, e presso l'Università Luiss «Guido Carli» di Roma, ove tuttora dirige la School of Government.
Note
L'intervista è stata realizzata il 26 settembre 2011

Dati tecnici dell'intervista integrale

Durata
01:19:44
Colore
si
Sonoro
si
Lingua
Italiano
Progetto
La memoria dell’Università: le fonti orali per la storia dell’Università degli Studi di Trento (1962 – 1972)
Luogo
Trento

Contenuti dell'intervista

Soggetti
Università di Trento,  Gestione Alberoni (1968 – 1970),  Politica universitaria italiana,  Movimento studentesco,  Movimenti politici extraparlamentari,  Gestione Baglioni-Rotelli (1970-1972),  lotta armata,  Libera Università di Trento, 
Abstract
Sergio Fabbrini descrive la propria esperienza di studente di Sociologia come «un'avventura intellettuale, culturale ed esistenziale» e racconta quelle che furono le trasformazioni del clima accademico e nazionale a cavallo dei primi anni Settanta, periodo che vide il fallimento dell'esperienza intrapresa dal direttore Francesco Alberoni e l'avvio della fase di “normalizzazione” sotto la guida del direttore Guido Baglioni e poi successivamente, nel 1972, di Paolo Prodi. Fabbrini nel presentare le trasformazioni culturali e ideologiche che animarono la lotta movimentista fornisce delle considerazioni che toccano anche il piano antropologico ed esistenziale dei protagonisti e delinea quelle che sono le sue riflessioni critiche sui mancati risultati delle spinte riformiste di quegli anni.
Note
I referenti del progetto sono Giovanni Agostini, Andrea Giorgi e Leonardo Mineo

Scaletta tematica

Ceni biografici – 00:00:00
Le motivazioni dell'iscrizione a Sociologia – 00:01:00
L'arrivo a Trento: «un'avventura intellettuale e esistenziale» – 00:04:22
I nuovi indirizzi della didattica impartita a Sociologia a partire dal 1971 – 00:08:51
L'accentuarsi della dimensione terroristica nei primi anni Settanta e alcune riflessi sul clima politico del Paese – 00:12:15
L'emergere a Sociologia della tradizione marxiana-gramsciana – 00:13:15
Il ricordo dei docenti che hanno dato un segno alle esperienze di quegli anni – 00:13:48
La figura del direttore Francesco Alberoni – 00:16:22
La fase di transizione a guida Ettore Rotelli e Guido Baglioni – 00:19:54
Le due anime del Movimento studentesco sessantottino – 00:21:30
L'errore degli studenti nel percepire la gestione Baglioni-Rotelli come una «restaurazione» – 00:24:50
Analisi antropomorfica degli studenti movimentisti e riflessione critica sugli esiti dell'esperienza sessantottina – 00:29:26
Elementi di continuità e discontinuità del Movimento studentesco prima e dopo il 1968 – 00:38:30
L'esperienza a Berkeley e un giudizio sulla “pochezza” della cultura italiana – 00:39:39
La contestazione al capitalismo nelle università dell'Occidente – 00:42:57
Riflessioni sul provvedimento che ha liberalizzato gli accessi all'università italiana per tutti i diplomati (1969) - 00:49:51
La fine dell'originalità della “facoltà” di Sociologia di Trento – 00:54:48
La necessità di tornare ad una multidisciplinarità e a studi di carattere internazionale: il caso della Scuola di studi internazionali – 00:59:10
L'avvio della Libera Università di Trento con l'arrivo di Paolo Prodi – 01:10:10
I pregi e i difetti della statizzazione dell'Università di Trento – 01:13:20