Dati dell'intervistato

Cognome
Marampon
Nome
Licia
Data di Nascita
30 Novembre 1936
Luogo di Nascita
Finlandia
Nazionalità
italiana
Note biografiche
Licia nasce a Pirano d'Istria. La sua famiglia si trasferisce prima a Postumia e poi a Capodistria. Nel 1946 tutta la famiglia si sposta a Treviso e un anno dopo a Trento.
Note
L'intervista è stata realizzata il 17 dicembre 2004

Dati tecnici dell'intervista integrale

Durata
00:30:25
Colore
si
Sonoro
si
Lingua
italiano
Progetto
Esuli istriani, fiumani e dalmati
Luogo
Trento

Contenuti dell'intervista

Soggetti
Esodo istriano, giuliano e dalmata,  Foibe,  Istria, 
Abstract
Licia nasce a Pirano nel 1936, già nel 1939 tutta la famiglia si trasferisce prima a Postumia e poi a Capodistria. Degli anni della II guerra mondiale Licia ricorda i bombardamenti e le corse a rifugiarsi nel carcere (l'edificio più solido della città) in un misto di paura ed eccitazione. Nel dopoguerra, nel periodo in cui la presenza degli Italiani in Istria era osteggiata in maniera anche violenta, Licia ricorda la paura che gli adulti non riuscivano a nascondere. Il padre di Licia viene trasferito a Treviso nel 1945 e un anno dopo la moglie e i figli lo raggiungono. Grazie all'impiego del padre non sono costretti a vivere in un campo profughi ma, sia a Trieste che poi a Trento, viene loro assegnato un alloggio della ditta. A Trento giungono nel 1947, il primo periodo è molto duro per Licia, si sente diversa rispetto agli altri bambini, soprattutto a causa del suo dialetto e non sa come comunicare alle nuove amiche il suo trascorso doloroso. Ricorda come la sua famiglia frequentasse sopratutto le altre famiglie di esuli, c'era voglia di stare insieme a persone con il medesimo vissuto, di parlare il proprio dialetto, di cantare le canzoni tradizionali. Licia ricorda le vicende di alcuni parenti e conoscenti che hanno vissuto percorsi diversi: chi è rimasto in Istria ed e poi diventato Croato, chi si è trasferito in altre regioni italiane e chi è emigrato all'estero. Licia non torna volentieri in Istria, trova tutto cambiato e trascurato, è per lei traumatico non sentire più parlare in italiano nei luoghi della sua infanzia. Solo in maniera molto rapida accenna alle famiglie che sa aver patito grandi sofferenze e lutti per mano degli Jugoslavi nel dopoguerra.
Note
La referente del progetto è Elena Tonezzer

Scaletta tematica

Infanzia e II guerra mondiale a Capodistria – 00:39
Il dopoguerra, la paura, il trasferimento a Treviso – 03:05
L'alloggio a Treviso, una soffitta fredda e umida – 04:12
Ricordi di Trento: la casa, la scuola, gli altri bambini, la prima comunione, gli altri esuli – 06:30
Impressioni delle visite in Istria – 12:21
La condizione dei parenti rimasti in Istria – 15:12
Diversi destini dei profughi e il senso di smarrimento per aver perso i luoghi dell'infanzia – 18:05
Ricordo del cugino emigrato in Australia – 19:13
La madre anziana e le sue badanti di origine istriana – 20:32
Ricordo di un'insegnate che non poteva soffrire il suo accento – 22:01
Ricordi di Trento nel dopoguerra: la neve, i cantieri dei nuovi quartieri, i primi autobus – 23:40
I ritrovi tra famiglie di esuli – 26:27
Casi di parenti e conoscenti che hanno avuto storie tragiche; la cugina sopravvissuta al campo di concentramento – 27:15
Breve ricordo del padre e di alcuni amici – 28:16