Si tratta di un censimento delle antiche lapidi presenti sul territorio cembrano, dal Lago di Stramentizzo fino a Lavis, su quello del Monte Calisio e nelle aree che si estendono tutt’attorno quest’ultima elevazione. Il suo scopo è di catalogare questi antichi manufatti e di raccogliere ogni informazione sugli stessi affinché le comunità locali ma non solo esse possano conservare memoria di tali testimonianze del proprio passato.
Conoscere l’esistenza dei “segni della pietà” rappresenta anche la migliore garanzia affinché essi vengano rispettati e siano anche oggetto di adeguata manutenzione qualora questa si rendesse necessaria per la loro conservazione.
Il progetto ha potuto avvalersi dell’importante collaborazione dei custodi forestali ma anche di informazioni fornite da privati cittadini. I primi sono stati informati nel corso di specifici incontri mentre i secondi sono stati stimolati attraverso una specifica attività di pubblicizzazione realizzata anche attraverso la realizzazione e la diffusione presso le comunità locali di un apposito volantino informativo. Naturalmente siamo molto grati a tutti coloro che sono stati e saranno anche in futuro di aiuto in questa raccolta di notizie.
Complessivamente a tutt’oggi sono stati censiti 75 elementi tra lapidi vere e proprie, croci commemorative e incisioni nella roccia. Per diverse tra essi è inoltre stato possibile arricchire la relativa scheda di accatastamento con storie e ricordi tramandati oralmente. Un piccolo ma prezioso patrimonio di conoscenze che rappresenta un ulteriore tassello di quella sorta di grande e composito mosaico che è la storia delle comunità locali del Trentino Altri curiosi manufatti sono una “tria” individuata sull’Argentario, il “Sass del le parole” a Segonzano, un masso cosparso di incisioni di vario tipo e diverse epoche, e una lapide in pietra in forma di capitello la cui scritta è cancellata, nel territorio di Trento.
La concentrazione maggiore di manufatti è stata individuata tra l’Altipiano dell’Argentario e la bassa Val di Cembra. La lapide più antica è datata 1733 e si trova a Cognola in Via alla Veduta.
Un cenno finale merita la partecipazione al progetto di alcune classi della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado di Albiano. In particolare le classi IV e V elementare, tra febbraio e aprile 2021, hanno effettuato una vera e propria ricerca intervistando genitori e nonni e perlustrando il territorio, i cui risultati sono confluiti in una presentazione Power Point che i ragazzi hanno presentato ai propri compagni. Gli alunni e le alunne hanno quindi potuto entrare in contatto con i principi della ricerca storica e nel contempo apprendere episodi e momenti del passato del proprio paese dalla viva voce di chi li ha vissuti o ne ha comunque mantenuto memoria. Un’occasione preziosa per contribuire a rinsaldare i legami tra le diverse generazioni delle nostre comunità.
“Custodire la memoria: i segni della pietà popolare nella Val di Cembra e sull’Argentario” è un progetto dell’Ecomuseo Argentario co-finanziato dalla Fondazione CARITRO che ha come partner la Rete delle Riserve Val di Cembra-Avisio, la Fondazione Museo Storico del Trentino, la Pro Loco di Segonzano e l’associazione “El nos Bosc”.